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ARBEIT MACHT FREI

Area (1973) - Cramps Records



Arbeit macht frei (il lavoro rende liberi) 1973


Testi: Frankenstein

Musica: Fariselli

Editore: Cramps/Milano

Produzione: Area

 

1a parte

Luglio, agosto, settembre (nero) (4'00")

Arbeit macht frei (7'56")

Consapevolezza (6'06")

 

2a parte

Le labbra del tempo (6'00")

240 chilometri da Smirne (5'15")

L'abbattimento dello Zeppelin (6'52")


Ance: Victor Edouard Busnello

Percussioni: Giulio Capiozzo

Basso/Contrabbasso: Yan Patrick Ehrard Djivas

Piano/Piano elettrico: Patrizio Fariselli

Organo/Voce/Steel drums: Demetrio Statos

Chitarra/VCS3: Paolo Tofani


Art Director: Gianni Sassi

Designer: Edoardo Sivelli

Fotografo: Fabio Simion

Media effects: al. sa sas

 

Meccanico del suono: Gaetano Ria

Sala di registrazione: Fonorama c.a.r. /Milano

Voce araba recitante: registrazione pirata in un museo del Cairo

Esperti collegati: Marco M. Sigiani, Francesco Siliato, Massimo Villa, Paolo Giaccio, Maria Vittoria Carloni



Luglio, agosto, settembre (nero)


Giocare col mondo facendolo a pezzi

bambini che il sole ha ridotto già vecchi.


Non è colpa mia se la tua realtà

mi costringe a fare guerra all'omertà.

Forse così sapremo quello che vuol dire

affogare nel sangue tutta l'umanità.


Gente scolorata quasi tutta eguale

la mia rabbia legge sopra i quotidiani.

Leggi nella storia tutto il mio dolore

vedi la mia gente che non vuol morire.


Quando guardi il mondo senza aver problemi

cerca nelle cose l'essenzialità

Non è colpa mia se la tua realtà

mi costringe a fare GUERRA ALL'UMANITÀ



Arbeit macht frei


Nelle tue miserie

riconoscerai

il significato

di un arbeit macht frei.


Tetra economia

quotidiana umiltà

ti spingono sempre

verso arbeit macht frei.


Consapevolezza

ogni volta di più

ti farà vedere

cos'è arbeit macht frei.



L'abbattimento dello Zeppelin


Dicono tutti che è colpa mia

viaggiava nel cielo gonfiato nel vento

sembrava ubriaco di un grande potere.

Un rumore di acciaio lo ha fatto cadere

piombare nel fango senza più stile.

Dicono tutti che è colpa mia

giocano tutti col corpo sgonfiato

dal vento che è senza memoria

dicono tutti che è colpa mia

il vento mi ha detto che morirò





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