Patrizio Fariselli (2007) - Curved Light
1) Το τραγούδι του Σείκιλου - Canzone di Seikilos (II° sec. AC)
2) Variazione: Acqua liquida suite (6° movimento)
3) Aspåskjølen lights (Musica per pianoforte e tam tam)
4) Notturno insonne (per pianoforte preparato: legno, feltro, aliti, cristalli e metalli)
5) Notturno afoso
6) Les paradis artificiels
7) Variazione: Acqua liquida suite (7° movimento) (...tarda mattina, con mosche)
Musica di Patrizio Fariselli
Patrizio Fariselli: Piano e tastiere
Giovanni Giorgi: batteria in "Variazione: Acqua liquida suite (6° e 7°movimento)"
Roberto Cecchetto: chitarra in "Notturno afoso"
Pacho: percussioni in "Variazione: Acqua liquida suite (7°movimento)"
Ingegnere del suono: Marino Paire
Registrato presso il Curved Studio nella foresta di Appiano e Tradate
Batteria e percussioni registrate alle Cantine feroci di Cesate
In copertina Zanzara secca 30/8/1997 acquerello di Alan Gattamorta
Col termine di musica notturna si designano, a partire dalla fine del secolo XVIII, semplicemente delle composizioni destinate ad essere eseguite di notte e di prima mattina, senza nessuna allusione a particolari caratteristiche formali che contraddistinguano questi brani.
Notturni traccia un percorso ideale che, dal cuore di una breve notte d'estate, porta alle ore più luminose del mattino.
I primi due brani traggono diretta ispirazione dalla parte più oscura della notte, quando l'aria densa favorisce il propagarsi dei suoni, i bassi sono più ampi e profondi e le frequenze acute risaltano, veloci e incisive.
Aspåskjølen lights (Musica per pianoforte e tam tam) prosegue questo viaggio che accosta il suono alla luce ispirandosi ai bagliori delle luci anomale nella valle di Hessdalen, in Norvegia.
Notturno insonne segna la zona d’intersezione con i brani "mattutini", da Les Paradis artificiels a Variazione: Acqua liquida suite ( settimo movimento) che giungono a lambire i riverberi del primo pomeriggio.
Το τραγούδι του Σείκιλου (canzone di Seikilos)
"Όσο ζεις, να λάμπειςΜη λυπάσαι καθόλουΗ ζωή είναι σύντομηΟ χρόνος οδηγεί στο τέλος"
(Finchè sei vivo, brilla e non ti intristire di nulla;la vita è breve e il tempo reclama il suo tributo).
La canzone di Seikilos (il siciliano) del II° secolo AC, è il più antico brano integro di musica occidentale a noi pervenuto. Si tratta di un inno epicureo, uno skolion, musica conviviale caratterizzata dal tono leggiadro e da lunghe improvvisazioni, trovato su una lapide in Anatolia, non molto distante da Efeso, nel XIX secolo. La colonnetta successivamente si salvò dall'incendio del museo di Smirne nel 1922 e oggi è conservata nel Museo Nazionale di Copenaghen.
Siamo a conoscenza di altri reperti ancora più antichi, come alcuni inni Delfici ad esempio, ma essendo scritti su papiro, sono giunti a noi notevolmente deteriorati e frammentari.
Della musica greca antica conosciamo la grammatica e la teoria. Ne sappiamo leggere le note, ma, semplicemente, non sappiamo come… suonava. Non esistevano registratori a quell’epoca.
Questa elaborazione per pianoforte e strumenti elettronici non ne vuole dare una lettura filologica, si preoccupa soprattutto di restituire un po’ di vita a una melodia che, dopo 2200 anni, riesce ancora a toccarci nel profondo.
Comments